Il Palio di Valfabbrica è un torneo cavalleresco di notevole difficoltà.
I cavalieri devono infatti cimentarsi in tre diverse prove: la “corsa degli anelli”, la “corsa del saracino” e lo “scontro diretto”.
Per quanto riguarda la prima prova, la “corsa degli anelli”, il cavaliere armato di una lancia in ferro deve essere abile nella mira per infilare tre anelli: particolarmente difficoltoso risulterà infilare due anelli consecutivi, uno dei quali posto addirittura immediatamente dopo l'uscita da una curva.
La prova del “saracino”, che rappresenta la sfida ad un guerriero moro, si effettua invece con una lancia in legno, ed è particolarmente insidiosa poiché, per ottenere il punteggio massimo, il cavaliere deve sferrare un colpo sul bordo esterno del disco-bersaglio posto sul buratto, correndo il rischio di fallirlo completamente.
Inoltre la giostra, nel suo complesso, premia ciascun cavaliere con ulteriori punteggi in base ai tempi di tornata, permettendo così di sviluppare interessanti strategie.
La “corsa degli anelli” e “la corsa del saracino” sono disputate, in maniera alternata, due volte per ciascun rione per arrivare con la somma dei punteggi all'eliminazione di un cavaliere.
Gli altri due approdano alla fase finale, lo “scontro diretto”.
Quest'ultima prova simula l'antica sfida tra due cavalieri che, armati di lancia, si scontrano frontalmente.
Si aggiudica il Palio colui che per primo raggiunge il bersaglio che, una volta centrato, non può essere colpito dall'altro cavaliere.